sì fuggevoli
che mi fissano
che mi scrutano
come l’eterno foco l'ombra gelida;[1]
come l'universo il silenzio appaga.
Ah quel naso
così dolce
come nebbia
che spera nel solar declino prossimo.
Queste guance
ove del volto giace l’alchymïa,
e più lento
sfiora l’arpa
d’astri il tempo.
Quella bocca:
lì dissetasi
giovinezza
come ‘l fuoco
nelle labbra
de le tenebre.
L’ora gelida
sarà appena
li occhi al sole[2]
tardo avari;
i miei versi
saranno la tua eternità di tempo.
Come neve,
ch’a la luce
arde, e luce
brama e agogna
e teme e di perpetua infedeltà
maledice
l'oscuro sole, così ïo a la fiamma
tenebrosa[3]
del tempo. Tremulo a tali pensieri
come li astri all’immensa indifferenza
siderale,
ché il Nulla più che me li avvolge.[4] È vero,
dolce amica, confesso, appena li occhi
chiuderemo
l’una all’altro
più ragione
non saremo
di trascorrere
il tempo. E prima della gelida ombra
giuro che questi gelidi pensieri
li terrò segreti. A piccole dosi
nel vago canto distillerò ‘l fragile
prima che ‘l tempo falci le speranze:
ne le speranze tue l’eternità[5]
poserò.
[1]La dicotomia luce-ombra governa il canto. Ndc
[2]Le qualità dell’ombra che prima è stata evocata, quella di essere gelida, viene trasferita nel tempo; viene evocato il contrasto luce-gelo. Ndc
[3]Il tempo consiste in una fiamma di tenebre che ustiona inesorabilmente senza alcun splendore.
[4]Il nulla, letteralmente, circonda l’Universo; il nulla che lusinga di meno la vita degli uomini, che qualcos’altro in più della loro esistenza pensano, sperano, sognano.
[5]Eternità “diversa” da l’eternità di tempo, in quanto quest’ultima consiste in un’emorragia di vita, è la vita che viene meno. Ndc
di Giancarlo Petrella,
tratto da "La Morte del Tempo - Art Nouveau”
Proprietà letteraria riservata©
[2]Le qualità dell’ombra che prima è stata evocata, quella di essere gelida, viene trasferita nel tempo; viene evocato il contrasto luce-gelo. Ndc
[3]Il tempo consiste in una fiamma di tenebre che ustiona inesorabilmente senza alcun splendore.
[4]Il nulla, letteralmente, circonda l’Universo; il nulla che lusinga di meno la vita degli uomini, che qualcos’altro in più della loro esistenza pensano, sperano, sognano.
[5]Eternità “diversa” da l’eternità di tempo, in quanto quest’ultima consiste in un’emorragia di vita, è la vita che viene meno. Ndc
di Giancarlo Petrella,
tratto da "La Morte del Tempo - Art Nouveau”
Proprietà letteraria riservata©
nb. Le note segnalate con la dicitura Ndc sono a cura di Nicoletta Pia Rinaldi - Proprietà letteraria riservata©
Nessun commento:
Posta un commento